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Manuale di fototrappolaggio naturalistico: caratteristiche delle fototrappole compatte

 

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Dimensioni e colore delle fototrappole

Sono aspetti che possono avere una certa importanza; fototrappole piccole e con una buona colorazione mimetica sono sicuramente più utili perché vengono individuate più difficilmente sia dagli animali che dai malintenzionati.

Sul colore si può comunque intervenire con un po’ di “fai da te”; se per esempio avete acquistato una fototrappola di colore nero potete renderla più mimetica ricolorandola o avvolgendola con apposito nastro mimetico.

 

Protezione dalle intemperie

Solitamente tutte le fototrappole sono resistenti alle intemperie e vengono classificate come “Waterproof”, cioè resistenti alla pioggia e schizzi d’acqua; questo tipo di protezione è già sufficiente ma non sempre. Alcuni modelli sono stati progettati per una resistenza ancora maggiore, secondo una certificazione internazionale per misurare il grado di protezione e resistenza, questa è chiamata con la sigla IP (International Protection).  Nel caso delle fototrappole si possono avere prodotti con certificazione IP67 o IP68: la prima cifra, il numero 6 indica il grado di protezione dalla polvere e sabbia (cioè protezione completa dal contatto con la polvere in test della durata fino a 8 ore in base al flusso d’aria) mentre il secondo numero (7 o 8) indica il grado di protezione dall’acqua (7: prodotto immergibile fino a 1 metro di profondità per al massimo 30 minuti; 8: prodotto immergibile fino a 3 metri di profondità)

In realtà un livello di protezione IP 67 o 68 non è per forza necessario, l’importante è la protezione standard “waterproof” se non in casi eccezionali (trappola che può essere sommersa dalla neve per molti giorni o sulla sponda di un fiume che può innalzarsi di livello durante una piena).

A prescindere dal grado di protezione della fototrappola è comunque importante usare dei tettucci protettivi, anche fatti in casa; questi sono molto importanti non solo perché forniscono una maggiore protezione nel caso di forte pioggia ma anche perché impediscono che gocce d’acqua arrivino sulla lente o il formarsi di condensa davanti alla lente.

 

Le tecniche dettagliate, le attrezzature, i trucchi e i segreti del fototrappolaggio sono approfonditi nel manuale avanzato di fototrappolaggio

 

 

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Qualità costruttiva

Generalmente le fototrappole sono costruite in materiali plastici; la qualità del materiale e il suo spessore ne determinano la maggiore durata nel tempo. Anche se le fototrappole sono impermeabili, il lungo lavoro per mesi e mesi o anni sul campo, esposte alle intemperie e a sbalzi di temperature (dal freddo dell'inverno anche sotto zero ai 35-40° dell'estate), col tempo possono indebolire il materiale e portare a facili rotture. Fototrappole di fascia bassa nella maggioranza dei casi hanno una qualità costruttiva scadente e potrebbero avere cedimenti entro pochi mesi o entro il primo anno di lavoro sul campo. Queste fototrappole dunque non dovrebbero essere usate in modo intensivo e richiedono maggior cura ed attenzioni anche in termini di manutenzione; inoltre, se si vuole aumentarne la durata è bene non lasciarle per troppi mesi consecutivi sul campo, soprattutto in situazioni di freddo estremo o caldo estremo.

 

Sistemi di fissaggio

Generalmente le fototrappole hanno due fessure posteriori per poter essere fissate attraverso una cinghia (solitamente fornita nella confezione) agli alberi. L'uso della cinghia è spesso scomodo in quanto non consente di inclinare la trappola se non arrangiandosi con rametti da posizionare dietro. Molte fototrappole hanno un foro nella parte inferiore con la classica filettatura fotografica femmina da 1/4'' così da poter essere fissata sui vari tipi di supporti fotografici (monopiedi, treppiedi, mini-treppiedi, bracci flessibili etc); questi sistemi sono indubbiamente molto più comodi, soprattutto i bracci flessibili, perchè consentono di orientare la fototrappola in modo comodo e veloce, e ce ne sono alcuni modelli molto economici dalle 10 alle 15 euro).

 

 

Possibilità di inserire un lucchetto

La maggior parte dei modelli di fototrappole hanno possibilità di poter essere assicurate con un lucchetto. Alcune hanno un foro passante nella parte anteriore che consente di usare i cavi flessibili d'acciaio antifurto; oltre a questo o in alternativa a questo può essere presente un doppio foro nell'apertura della fototrappola che consente di usare un classico lucchetto per evitare che venga aperta (e per esempio venga rubata la scheda SD). Purtroppo questi sistemi di protezione sono poco funzionali, le trappole anche se bloccate da un cavo antifurto o chiuse con lucchetto possono essere comunque rubate o vandalizzate facilmente, dunque poco importa se alcuni modelli di fototrappole non hanno questi sistemi di protezione. Per diversi modelli di fototrappole sono disponibili appositi contenitori antifurto, in acciaio, che offrono una protezione maggiore, ma non sempre si trova il modello adatto e sono spesso molto costosi (a volte più della fototrappola); in genere questi box protettivi sono più sicuri, ma sempre in modo relativo, un malintenzionato può rubare la fototrappola anche se protetta dal contenitore antifurto in acciaio.

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