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Manuale on-line di Bird-gardening: una casa amica degli animali (Wildlife-friendly Home)

 

 

Introduzione

Una casa amica della natura non è solo un posto tranquillo dove gli uccelli trovano cibo in inverno nelle mangiatoie artificiali o nidi artificiali per la primavera, ma è una casa che cerca di mantenere quanto più possibile gli equilibri naturali e cerca di evitare di danneggiare gli animali prendendo ogni precauzione possibile per il bene della biodiversità. Sono molte infatti le cause (di origine antropica) che determinano la perdita di biodiversità e, alcune di queste, sono dovute ai singoli privati dunque ciascuno di noi può fare qualcosa per aiutare la biodiversità.

Bibliografia: Causes of Bird Mortality

 

Nessuna specie animale va uccisa

Con l’eccezione di specie fastidiose o problematiche come le zanzare, le blatte, i topi e i ratti, tutte le altre specie animali siano essi invertebrati (ragni, chiocciole, lumache, formiche) o vertebrati (rettili, anfibi, mammiferi) non vanno uccise; per alcune specie (serpenti, per esempio) l’uccisione è anche vietata dalla legge. Moltissime specie sono anche utili per l’uomo. Se trovate, per esempio, un ragno in casa o uno scorpione, e li ritenete ospiti non graditi, semplicemente spostateli fuori senza ucciderli, ragni e scorpioni sono infatti predatori di altri insetti e possono essere utilissimi! Allo stesso modo anche i serpenti sono molto utili (cacciano topi e ratti), i ricci (consumano molte chiocciole e lumache ma possono uccidere e nutrirsi anche di piccoli serpenti come le vipere), i gechi sono ottimi cacciatori di zanzare come anche i pipistrelli.

 

Potatura e manutenzione spazi verdi

La manutenzione del giardino è importante non solo da un punto di vista estetico ma per la salute stessa delle piante. I lavori di manutenzione del verde come la cura del prato e soprattutto la potatura andrebbero però evitati assolutamente nel periodo riproduttivo degli uccelli (da aprile a luglio circa); questo per evitare sia di disturbare i nidi in un periodo estremamente sensibile sia di distruggere involontariamente i siti di nidificazione, con relativi gravi danni per gli uccelli.

 

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Uso di sostanze chimiche velenose

Erbicidi, insetticidi, lumachicidi non andrebbero mai usati perché sono estremamente dannosi per tutti gli animali! Questi veleni infatti si inseriscono nei cicli biologici e danneggiano moltissime specie anche a causa del bioaccumulo; per esempio, un riccio può facilmente morire se mangia lumache o chiocciole che a loro volta si sono alimentate di vegetali irrorati con erbicidi o che hanno accumulato piccole dosi di lumachicida; allo stesso modo un Gheppio, una Civetta o un Assiolo che consumano grandi quantità di insetti come cavallette e coleotteri possono rimanere avvelenati a causa del bioaccumulo da insetticidi.

Per proteggere la biodiversità è quindi importante evitare ogni tipo di veleno, l’erba si può eliminare manualmente o si può gestire con altri sistemi e allo stesso modo le lumache e chiocciole possono essere controllate con metodi alternativi.

Per topi e ratti non vanno assolutamente utilizzati veleni e colla; entrambi questi sistemi sono infatti oltre che molto cruenti (morte lenta e dolorosa) anche molto pericolosi per altri animali, anche domestici (cani e gatti); con i moderni veleni infatti i topi/ratti non muoiono immediatamente ma possono essere necessarie alcune ore prima che arrivi la morte; trattandosi di rodenticidi anticoagulanti questi veleni provocano molta sete portando gli animali a muoversi molto alla ricerca di acqua; topi/ratti avvelenati possono essere predati da animali selvatici come rapaci notturni o diurni ma anche da gatti domestici provocandone intossicazioni anche molto gravi che possono portare alla morte. La colla non è velenosa ma uccide in modo lento provocando molta sofferenza agli animali e purtroppo non cattura solo topi o ratti ma vi possono rimanere attaccate tutta una serie di altre specie come i micromammiferi insettivori (toporagni, crocidura etc), uccelli di varie specie (ad esempio passeri, pettirossi etc) ma anche rapaci come la civetta e rettili come i gechi o serpenti; spesso gli animali incollati vengono trovati già morti ma anche quando siano ancora vivi non sempre si riesce a salvarli, per questo motivo non andrebbero mai usate trappole a colla. Se si hanno problemi con topi e ratti in casa o fuori casa la soluzione migliore è l'utilizzo delle trappole a scatto, l'animale muore rapidamente e non ci sono conseguenze per altre specie di fauna selvatica.

 

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Problema dei gatti liberi

La predazione di fauna selvatica a opera dei gatti domestici lasciati liberi di girare fuori casa è la seconda causa di mortalità degli uccelli in assoluto, dopo l’impatto con le vetrate; è però da considerare che mentre le vetrate uccidono solo uccelli, i gatti domestici uccidono tutta una varietà di animali, dagli invertebrati agli anfibi ma anche rettili e mammiferi.

In natura esistono molte specie di predatori, cioè animali che uccidono e si nutrono di altri animali, ad esempio i serpenti, i mustelidi, il lupo, il gatto selvatico, i rapaci diurni, i rapaci notturni etc e sono tutte specie fondamentali per la biodiversità e l’equilibrio degli ecosistemi. L’uomo purtroppo con le sue attività sta modificando anche molto pesantemente gli equilibri naturali, in tanti modi tra cui per esempio introducendo animali che negli ecosistemi naturali non dovrebbero esserci e che arrecano gravi problemi. Tra questi, l’animale che sta arrecando moltissimi problemi alla biodiversità è il gatto domestico. A prescindere dal dibattito su quale sia la specie selvatica da cui l’uomo ha iniziato a selezionare il gatto domestico, non c’è alcun dubbio che comunque si tratti, appunto, di un animale domestico, e come tale non dovrebbe esistere in natura. Il gatto è un animale opportunista, sfrutta i vantaggi forniti dalla convivenza con l’essere umano ma non può essere addestrato a fare o non fare certe cose come un cane; inoltre essendo domestico non è sottoposto a una selezione naturale (a parte incidenti di vario tipo che gli possono capitare se lasciato uscire fuori casa) e per questo può estinguere le sue prede senza rischiare di morire proprio perché viene alimentato dall’uomo (un predatore naturale invece non può estinguere le sue prede altrimenti morirebbe); inoltre il gatto domestico ha perso la territorialità che si riscontra nel gatto selvatico, i gatti domestici possono arrivare a densità fino a 44 esemplari per km² quando invece il gatto selvatico ha densità di 0,1-2 esemplari per km². Diversi studi condotti un po’ in tutto il mondo hanno dimostrato gli enormi danni alla biodiversità provocati dai gatti domestici lasciati liberi di andarsene in giro; uno studio americano ha stimato che in media un singolo gatto domestico libero di girare fuori uccide ogni anno da 30 a 47 uccelli ed a 177 a 199 mammiferi senza considerare rettili, anfibi e invertebrati. Come è stato più volte detto in questo sito parlando di mangiatoie e nidi artificiali, i gatti liberi rappresentano un grosso problema e vanno prese delle precauzioni. Se volete un giardino ricco di biodiversità e possedete dei gatti dovreste cercare di tenerli in casa. Ci sono alcune soluzioni che potete adottare:

-Se partite da un gatto preso da cucciolo, abituatelo sin da subito a non uscire, molto spesso già solo questo funziona. Per impedire che esca “sgattaiolando” da una finestra lasciata aperta o dalla porta sarebbe bene fissare delle reti (per esempio zanzariere in metallo) sulle finestre e una doppia porta con rete metallica sulle porte. Consentite al gatto di sfogare il suo istinto alla predazione con dei giochi in casa (topolini finti, giochi per gatti etc).

-Se si è proprio costretti a fare uscire il gatto è bene farlo solo quando è sazio dopo un buon pasto e solo nelle ore diurne quando c’è meno fauna in giro (ad esempio le ore centrali della giornata), ma bisogna assolutamente evitare che esca di notte e in totale libertà.

-Sempre nel caso in cui si sia costretti a fare uscire il gatto fuori è bene se possibile essere presenti e osservarne l’attività così da impedirgli eventualmente di uccidere qualche animale.

-E sempre nel caso in cui non si possa rinunciare a fare uscire il gatto fuori sarebbe opportuno abituarlo a portare un collare colorato e con campanellino; questi collari hanno anche dei sistemi “anti-strozzamento” qualora il gatto rimanesse impigliato e si è dimostrato che sono molto efficaci riducendo notevolmente le probabilità che il gatto riesca a catturare mammiferi (che vengono allarmati dal rumore del campanellino) e uccelli (che vengono allarmati maggiormente dai colori del collare), ma non gli impedisce però di uccidere insetti, rettili e anfibi.

 

Otto buoni motivi per tenere i gatti in casa

(Non in ordine di importanza o frequenza) 

1) Investimenti con auto: sono la causa principale di mortalità dei gatti vaganti 

2) Uccisioni volontarie: cacciatori/bracconieri, teppisti, avvelenamento etc.. 

3) Furto: se di razza o per altri motivi (gatti molto confidenti etc) i gatti possono essere rubati 

4) Malattie infettive: essere a contatto con altri gatti e con fauna selvatica può facilitare la trasmissione di diversi patogeni 

5) Liti con altri gatti o cani: un altro dei motivi principali di mortalità/ferimento di gatti domestici 

6) Interazioni con fauna selvatica: volpi, faine, rapaci possono essere un pericolo per i gatti 

7) Incidenti vari: possono capitare diversi altri tipi di incidenti ai gatti lasciati liberi di girare fuori casa, ad esempio possono rimanere chiusi o incastrati da qualche parte.

8) Proliferazione (se non sterilizzati) 

 

Bibliografia

The Killer at Home

Loss, S., Will, T. & Marra, P. The impact of free-ranging domestic cats on wildlife of the United States. Nat Commun 4, 1396 (2013)  

WOODS, M., MCDONALD, R.A. and HARRIS, S. (2003), Predation of wildlife by domestic cats Felis catus in Great Britain. Mammal Review, 33: 174-188. doi:10.1046/j.1365-2907.2003.00017.x

 

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Problema delle vetrate o barriere trasparenti

Le vetrate anche quelle piccole, semplicemente anche i vetri di una piccola finestra, possono ingannare gli uccelli, che vanno a sbattervi in volo rimanendo spesso uccisi. Può sembrare strano ma la collisione contro vetrate è la prima causa di morte per gli uccelli selvatici, seguita dal problema dei gatti liberi; l’impatto con vetrate infatti uccide centinaia di milioni di uccelli nel mondo ogni anno.

Le vetrate ingannano la vista degli uccelli per due motivi:

-Nella maggioranza dei casi il vetro soprattutto sotto certe angolazioni (e in certi tipi di vetro) riflette l’ambiente circostante comportandosi come uno specchio

-Alcuni tipi di barriere trasparenti come quelle insonorizzanti ad esempio proprio a causa della trasparenza ingannano la vista degli uccelli che vi vanno a sbattere pensando di volare verso un albero.

C’è anche una terza situazione che si verifica soprattutto con i vetri altamente riflettenti, ma è molto meno pericolosa; questa situazione si ha quando gli uccelli vedono la loro sagoma riflessa e la attaccano per motivi territoriali; avviene soprattutto in primavera quando la territorialità di tutte le specie è molto elevata ma in alcune specie come il Pettirosso può avvenire anche in inverno. In questo caso, comunque, come si diceva, non si hanno conseguenze gravi, molto difficilmente il soggetto che aggredisce la sua sagoma su un vetro non subisce ferite o altre conseguenze.

In alcune situazioni le grandi vetrate dei palazzi o grattacieli o le barriere trasparenti insonorizzanti, hanno provocato vere e proprie stragi di uccelli; l’entità del danno provocato è collegata al tipo di ambiente circostante solitamente.

Anche le finestre di casa, seppur piccole, possono rappresentare un pericolo per gli uccelli, soprattutto peri piccoli passeriformi e soprattutto se ne vengono attratti molti esemplari con le mangiatoie. Dunque è importantissimo adottare soluzioni affinché anche le finestre di casa non rappresentino una causa di mortalità per gli uccelli selvatici; tra le varie esistenti quelle più semplici, economiche e poco invasive sono due:

 

1) Sagome adesive anti-collisione

Hanno sia un effetto deterrente, evitando che gli uccelli vadano a sbattere ma soprattutto interrompono la continuità della zona riflettente che altrimenti ingannerebbe la vista degli uccelli portandoli a sbattere. Le sagome vanno attaccate in modo da occupare il più possibile tutta l’area dei vetri. Si possono acquistare su Amazon a prezzi molto convenienti.

 

2) Zanzariere esterne

Riducono l’effetto riflettente dei vetri e inoltre, essendo esterne, se un uccello vi andasse a sbattere subirebbe ridotte conseguenze fisiche.

 

Cosa fare se si trova un uccello ferito dopo un impatto?

Molto spesso, purtroppo, gli uccelli che impattano contro una vetrata muoiono sul colpo e non ci sarà nulla da fare; a volte capita che rimangano feriti, più o meno gravemente; nella maggior parte dei casi subiscono danni soprattutto alla testa e agli organi interni e anche se soccorsi non vi è possibilità che si salvino, anche se a volte sopravvivono per qualche giorno lasciando ben sperare. La cosa migliore da fare quando si trova un uccello ferito da impatto è quella di chiamare il  centro recupero/soccorso fauna più vicino o i carabinieri forestali; intanto nell’attesa si deve stressare il meno possibile il soggetto e tenerlo in un posto silenzioso, buio e al caldo, per esempio lo si può porre in una scatola di cartone dove verranno praticati dei fori di aerazione e lasciarlo tranquillo senza disturbarlo di continuo; se si è fortunati e l’impatto non è stato particolarmente violento, dopo poco tempo l’animale può riprendersi da solo e lo si può nuovamente liberare (se è buio attendere il mattino successivo per liberarlo); non tentate di alimentare o di dar da bere agli uccelli feriti, non ne hanno bisogno e si rischia di fare molti più danni.

 

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