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Manuale di fotografia agli animali: supporti

 

Treppiedi per la fotografia naturalistica agli animali

I teleobiettivi usati per fotografare la fauna sono pesanti, si può andare da un 1kg di peso per un 300  F4 a 1,5-2,0 kg per uno zoom tipo un 100-400 fino ai 5-6 Kg per un superteleobiettivo (600 F4, 400 F 2.8 etc); questo senza considerare il peso della fotocamera e di altri eventuali accessori come flash, torce etc. Ecco che il treppiedi deve dunque reggere pesi notevoli e deve ovviamente essere proporzionato all’attrezzatura fotografica che dovrà sorreggere.

I treppiedi più usati sono in alluminio o in carbonio, questi ultimi molto più costosi; l’uso dell’alluminio o del carbonio permette di avere treppiedi piuttosto leggeri ma allo stesso tempo robusti; il carbonio, rispetto all’alluminio offre maggiore robustezza e pesi ancora inferiori.

Quando si sceglie un treppiedi per la fotografia di animali si devono considerare alcuni parametri fondamentali:

1) Numero di sezioni

2) Materiale di costruzione

3) Tipologia di chiusura delle sezioni

4) Attacco per la testa

 

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Come abbiamo già detto non è però sempre necessario usare dei pesanti super-tele per fotografare gli animali; nella fotografia di animali esistono molte altre tecniche che consentono di usare obiettivi più piccoli e più leggeri come i tele zoom, oppure addirittura gli obiettivi macro o grandangoli. In questi casi non è necessario usare treppiedi pesanti e ingombranti poiché dovremo sorreggere attrezzature più leggere.

 

 

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Teste per la fotografia naturalistica agli animali

Il modello di testa più utilizzato per la fotografia di animali deve consentire di reggere grossi pesi ma allo stesso tempo muoversi agilmente per seguire le scene d’azione come uccelli in volo o mammiferi in corsa; per questi scopi sono state progettate delle apposite teste dette “a bilanciere” o “gimbal”: questo tipo di testa consente di gestire pesi anche molto importanti ma allo stesso tempo è molto fluida e agile poiché sfrutta l’equilibrio; è infatti possibile muovere in maniera rapida e agilissima anche un grosso teleobiettivo come un 600 mm F4 per fotografare scene d’azione anche con un solo dito, senza impiegare quasi alcuna forza. Esistono molti modelli con forme diverse di teste a bilanciere alcuni più validi altri meno; non è solo la forma ma anche  i materiali di costruzione che possono fare la differenza tra una buona testa e una meno buona.

Come abbiamo già detto per i treppiedi, nella fotografia di animali ci sono tante diverse tecniche fotografiche e non tutte richiedono teste altamente prestanti come le gimbal; molto spesso si scatta usando infatti dei set fissi con fotocamere anch’esse fisse su un semplice treppiedi e puntate verso il punto di passaggio di un soggetto o verso un posatoio. In questo caso dunque si possono usare delle teste più semplici come le normali teste a sfera, che consentono di puntare facilmente la fotocamera e tenerla bloccata e ferma nella posizione scelta. In molte situazioni, se non si usa attrezzatura particolarmente pesante, vanno già benissimo i treppiedi con testa incorporata per esempio per sorreggere una fotocamera con un obiettivo macro o grandangolare.

 

 

Altri supporti

Il treppiedi non è l’unico tipo di supporto che si può utilizzare nella fotografia di animali, vediamo di seguito quali altre tipologie di supporti possono essere utili.

 

Monopiedi

Sono particolarmente utili nella fotografia d’azione perché da un lato consentono di stancarsi meno tenendo un tele o un supertele a mano libera, offrendo anche maggiore stabilità, dall’altro lato consentono una grande mobilità, molto maggiore anche rispetto alle teste a bilanciere o Gimbal. Ovviamente la qualità costruttiva e la dimensione del monopiede devono essere proporzionate al peso dell’obiettivo da montare sopra, per un obiettivo zoom come un 100-400 che pesa tra 1,5 e 2 kg vanno bene anche monopiedi leggeri ma per un peso massimo come un 600 F4 o un 400 F 2.8 è necessario usare monopiedi molto più robusti e prestanti. Sul monopiede può essere utile montare una semplice testa a un solo asse di movimento (verticale) poiché per i movimenti orizzontali sarà sufficiente ruotare il monopiede.

 

 

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Bracci snodati/flessibili e minitreppiedi

Come detto in precedenza spesso nella fotografia naturalistica agli animali si usano set fotografici dove l’attrezzatura viene posizionata in modo fisso; per questi scopi si possono usare diverse tipologie di supporti oltre ai treppiedi e teste visti in precedenza; i bracci snodati e flessibili dotati di appositi morsetti consentono di fissare fotocamere con obiettivi leggeri (macro o grandangoli) ma anche flash o sensori nelle posizioni più particolari dove sarebbe difficile arrivare con i treppiedi, per esempio ai rami degli alberi. I mini treppiedi così come i treppiedi a braccia flessibili tipo Gorillapod,  consentono di posizionare facilmente flash o sensori a terra nel caso dei minitreppiedi o in altre posizioni molto scomode.

 

 

Supporti da auto

L'auto è uno dei "nascondigli" più comodi e utilizzati nella fotografia naturalistica vagante; permette di spostarsi rapidamente, di esplorare con comodità aree molto vaste ma soprattutto la fauna è abituata a vedere ovunque automobili e non ne viene spaventata. Per questo i supporti da auto possono essere molto utili, essi consentono di poggiare gli obiettivi allo sportello senza graffiare i rivestimenti interni e offrendo un appoggio stabile. Tra i sistemi più semplici e conosciuti per scattare dall'auto attraverso il finestrino aperto vi è il "Bean-bag", il così detto "sacco di fagioli", che fornisce un supporto morbido per poggiare l'obiettivo sul finestrino aperto e scattare comodamente. Ma il Bean-Bag può essere utilizzato anche come appoggio per altre situazioni ad esempio quando si fotografa completamente stirati a terra per avere un punto di ripresa basso.

 

 

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