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Aspetti etici e legali della fotografia naturalistica: fauna minore (Rettili, Anfibi, piccoli Mammiferi etc)

 

Rospo smeraldino, Bufotes viridis, bufo green, toad sapo verde, Wechselkröte, Crapaud vert

 

Introduzione

Anfibi, Rettili e in generale la piccola fauna (micromammiferi, Crostacei, Molluschi etc.) sono protetti da diverse leggi e normative, sia internazionali che nazionali e regionali.

Per quasi tutte le specie, con pochissime eccezioni (ad esempio Rospo comune, Arvicole, Topi, Talpe) è assolutamente vietata la cattura o il maneggiamento.

La tipica tecnica dell’acquario da campo (o del terrario) comunemente usata da molti fotografi per fotografare ad esempio tritoni, gamberi di fiume etc è dunque illegale, così come è illegale la cattura, lo spostamento di soggetti, il raffreddamento o refrigeramento.

Anfibi e Rettili e la piccola fauna in generale vanno dunque fotografati senza alcuna interazione, così come vengono osservati sul campo, utilizzando attrezzature adeguate. Se si vogliono fotografare rettili anche con un grandangolo sarà necessario cercarli nei posti e orari adeguati (ad esempio nelle pietraie, all’alba) e con un po’ di fortuna potrà capitare di incontrare soggetti tranquilli, ancora freddi, che si lasceranno avvicinare anche a tiro di grandangolo; se si vogliono fotografare anfibi sott’acqua o crostacei come il granchio di fiume o il gambero di fiume, sarà necessario dotarsi di apposite attrezzature subacquee; del resto fotografare questi soggetti nel loro ambiente naturale produce scatti molto più d’impatto rispetto alla tecnica dell’acquarietto da campo.

Qualora si dovesse maneggiare un Anfibio (specie non protette o in caso di soccorso, ad esempio per spostarlo dalla strada) bisogna inumidirsi sempre le mani e sarebbe molto meglio usare guanti sterili (non di lattice) per evitare la trasmissione di patogeni. Anche i  Rettili devono essere maneggiati con molta cura per evitare il rischio di ferirli e dunque si sconsiglia di toccarli anche a scopo di soccorso (un serpente in termoregolazione sull’asfalto può essere spostato senza toccarlo utilizzando semplicemente un bastone per muoverlo delicatamente).

 

Aspetti legali

Le normative che proteggono i Rettili, gli Anfibi e i loro Habitat in Italia sono diverse:

1) Convenzione di Berna (Consiglio d’Europa, Berna, 19-09-1979)

Ratificata in Italia con legge n. 503 del 05-08-1981 entrata in vigour il 01-06-1982.

Questa normativa protegge soprattutto gli habitat di specie rare, endemiche, vulnerabili o in pericolo di estinzione. È vietato per le specie elencate nell’Allegato II e III la cattura, la molestia e l’uccisione intenzionale, il deterioramento o la distruzione dei siti di riproduzione o di riposo e la detenzione o il commercio di soggetti vivi o morti.

2) Direttiva Habitat 92/43/CEE e DPR n 357 08-09-1997

Questa direttiva ha lo scopo di conservare la biodiversità attraverso l’istituzione di Zone Speciali di Conservazione integrate nella rete Natura 2000. Le specie presenti nei vari allegati della Direttiva sono protette su tutto il territorio italiano

3) CITES Convenzione sul commercio internazionale delle specie in pericolo di estinzione (Convenzione di Washington)

Il Reg. (CE) 338/97 attua la CITES nell’Unione Europea

Questa convenzione disciplina l’esportazione o importazione di specie animali o vegetali a rischio di estinzione; le specie sono elencate in 3 appendici, in base alla loro importanza.

4) Leggi regionali

Sono numerose le Regioni che si sono dotate di leggi regionali per la protezione della fauna minore e quindi di Rettili e Anfibi (Quadro normative regionali:).

 

Lista specie protette (Direttiva Habitat)

 

 

Toporagno appenninico, Sorex samniticus, Apennine shrew,  Musaraigne des apennins,

 

Piccoli Mammiferi

La cattura o il maneggiamento di Mammiferi è vietato da diverse leggi (Legge sulla caccia, Direttiva Habitat, Leggi regionali).

Solo Topi (muridi in senso generale) , Arvicole (ad eccezione dell’Arvicola delle nevi) e Talpe non sono protetti da alcuna legge. Possono essere catturati e fotografati in terrario ma anche in questo caso per evitare danni e stress ai soggetti è importante operare in modo corretto, sapere come gestirli, come catturarli e come maneggiarli al fine di arrecare meno stress possibile. Questi piccoli mammiferi, a metabolismo velocissimo, infatti, soffrono molto lo stress da cattura e maneggiamento così come lo stress da cattività e possono facilmente morire in pochi minuti.  Cattura e allevamento di queste specie, anche se non illegali, sono dunque assolutamente sconsigliate a chiunque non abbia conoscenze sufficienti, manualità, esperienza ed attrezzature adeguate; ovviamente una volta scattate le foto è importantissimo rimettere il soggetto nel posto in cui è stato catturato. Se ci si vuole dedicare a questi soggetti il miglior consiglio è quello di contattare zoologi specialisti che oprano in questo settore e seguire i loro studi sul campo così da avere buone occasioni fotografiche senza rischiare di arrecare danno ai soggetti che verranno maneggiati da mani esperte e con tutti i permessi necessari.

 

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