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Manuale di fotografia naturalistica
Basi della fotografia
La
bellezza delle foto
Come si fa a scattare
belle foto? Quali sono le caratteristiche che rendono una
foto più bella di altre? E’ una domanda che richiede una
risposta complessa e forse una risposta non esiste
neanche per questa domanda però qualche spunto possiamo
analizzarlo. Secondo alcuni autori, ed è verissimo, una
bella foto è quella dove gli occhi vanno subito sul
soggetto senza essere distratti, almeno a primo sguardo,
da altri fattori o dettagli e, da questo punto di vista,
le foto così dette “minimal” funzionano molto bene.
Vediamo anzitutto un
breve elenco di quali sono le caratteristiche di base
che rendono una foto naturalistica “bella”:
1)
Qualità: intanto una
foto deve essere qualitativamente valida, non deve
essere un ritaglio spinto, non deve avere perdita di
qualità/dettaglio a causa di iso eccessivi o diffrazione
(diaframma troppo chiuso) o impastatura dovuta alla
distanza (troppa aria umida tra il sensore e il
soggetto). Il soggetto deve essere nitido, bene a fuoco
e senza problemi di mosso o micromosso. L’inquadratura
deve essere corretta così come la composizione, il
soggetto deve essere ben visibile e non di spalle o
parzialmente di spalle e non deve avere parti tagliate.
2)
Sfondo: deve essere
piacevole, non eccessivamente presente, ben sfuocato in
modo più o meno uniforme e illuminato in modo corretto.
3)
Luce: quantità, qualità,
tipologia e direzione: la foto deve avere una luce ben
dosata, quindi non eccessiva ne troppo bassa, dunque
niente sovraesposizione o sottoesposizione; deve essere
una luce piacevole, generalmente morbida anche se in
alcune tecniche creative la luce contrastata genera
effetti molto piacevoli. Le ombre devono essere ben
controllate, non eccessive. La temperatura colore deve
essere altrettanto ben studiata, fredda o calda che sia.
4)
Soggetto e suo valore:
nella fotografia naturalistica spesso il soggetto da
solo può rendere una foto più o meno bella o
interessante. Ogni soggetto può avere un valore, in base
alla sua rarità, sicuramente per esempio un passero,
fotograficamente parlando, vale meno di un basettino. Si
consideri che la rarità può essere non solo del soggetto
ma anche dell’individuo (un passero albino completamente
bianco ha un valore ben superiore rispetto ad un passero
“normale), oppure può essere la rarità di un
comportamento ( un passero che imbecca il suo pullo
sulla sedia della veranda di un bar risulta molto più
interessante e dà valore a una foto rispetto ad un
classico ritratto di un passero). Altre volte, infine, è
la difficoltà nel cogliere il momento o lo scatto che
fornisce maggior valore a una foto (un passero che
cattura in volo una mosca per esempio). Sulla rarità del
soggetto, inteso come specie, però, è bene chiarire una
cosa: non affaticatevi troppo a cercare di fotografare
specie particolarmente rare in Italia, moltissime specie
infatti sono rare (accidentali) in Italia ma comuni e
facilmente fotografabili in altri paesi, ricordatelo!
Fare qualche bella foto al gufo di palude o a un
pettazzurro o a un nibbio bianco che sono delle rarità
in Italia non vuol dire aver fatto una foto importante,
queste specie sono comuni e facilmente fotografabili nei
loro paesi di origine e se cercate sul web è pieno di
foto stupende di queste specie realizzate appunto nei
paesi di provenienza.
5)
Creatività: infine, last
but not least (cioè ultima cosa ma non la meno
importante) la creatività è l’ingrediente segreto;
scattare una foto non convenzionale, per esempio
gestendo la luce o lo sfondo in modo particolare, usando
una inquadratura, un punto di vista innovativo, una
composizione strana ma piacevole, un effetto di mosso
particolare sono tutti metodi per valorizzare una foto
dal punto di vista creativo.
Sotto altri punti di
vista una bella foto può essere ottenuta non solo
considerando i parametri precedenti che sono comunque
importanti e validi ma includendo altri aspetti:
immaginate una foto ben fatta, sotto i vari punti di
vista descritti appena sopra, di un bel paesaggio o di
un bello scorcio, che può essere un ruscello in mezzo
alla vegetazione autunnale, o un bel prato fiorito,
delle montagne innevate con un bel cielo nuvoloso e la
neve che continua a cadere o un paesaggio notturno con
un bel cielo stellato: queste sarebbero già delle belle
foto così ma se aggiungete anche un bel soggetto lo
diventano ancora di più! Quindi un capriolo che
attraversa o salta il ruscello descritto prima, uno
scoiattolo in mezzo al prato fiorito, in piedi o in
salto, un camoscio sulla neve con il paesaggio innevato
intorno, un lupo in primo piano sotto il cielo stellato,
creerebbero degli scatti molto più belli.
Importantissimo ma non
sempre fattore determinante negli scatti, soprattutto
naturalistici, è il loro significato e/o la storia che
raccontano; oggi però la fotografia naturalistica
bio-eco-etologica e la Conservation Photography stanno
cambiando le carte in tavola e anche molti scatti
naturalistici possono raccontare qualcosa o avere un
profondo significato o un’importante funzione di
sensibilizzazione del vasto pubblico. Parleremo di
queste tecniche fotografiche in un
apposito paragrafo
successivamente.
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